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Commenti al testo di Fiammetta Lucattini
Avvento vicentino
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Fiammetta Lucattini
- 02/12/2014 16:28:00
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Carissimi amici, sono io a ringraziare voi per aver accolto il mio invito. Volevo accogliere la "piccola" di casa, emigrata a Nord per lavoro, e voi ci siete riusciti. Io sento il limite di esserle madre e quindi non posso che cullarla con speranze bambine. Grazie, un abbraccio.
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Loredana Savelli
- 02/12/2014 06:28:00
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Anche in questa la tua meravigliosa capacità di cogliere dalla realtà spunti poetici senza tempo. Allora il soggiorno di un figlio amato diventa la metafora di un evento - anzi di un avvento - gioioso. Ciao!
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Luciana Riommi
- 01/12/2014 22:54:00
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"raccolgo il tuo sogno bambino / fra le braccia e lo cullo..." : una madre amorevole, ma che non si lascia abbagliare dai luccichii e dalle dorature di carta. Cè il senso di un abbraccio che va molto al di là della versione prosaica e spesso volgarizzata delle prossime festività natalizie, che per chi è credente sono ben altro che una momentanea pausa dal lavoro. Ciao Fiammetta.
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Sara Cristofori
- 01/12/2014 20:16:00
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la trovo deliziosa e lucente come la stella sopra lalbero di Natale :)
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Maria Musik
- 01/12/2014 19:20:00
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Ma che bella... bella, bella, ella... etta.
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Lorenzo Mullon
- 01/12/2014 17:49:00
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il poeta non ha grandi speranze né povere né deluse ha lenorme privilegio di vivere del natale quotidiano dellarte perciò festa è tutti i giorni belli brutti secchi piovosi dove cè sensibilità e libera ricerca poetica regna la meraviglia, persino nel dolore
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Giovanni Baldaccini
- 01/12/2014 17:04:00
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Fiammetta, quelle povere speranze rappresentano quanto di meglio si possa offrire perché sono lo specchio fedele della realtà. Un caro saluto
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cristiana fischer
- 01/12/2014 16:17:00
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cara Fiammetta, i tuoi versi trillanti e glitterati tutto sono altro che "la sirena della fabbrica/alla fine del turno di lavoro" così i quattro versi incartati nelle "erre" e nelloro del foglio, e distesi in cenone (senza) rimpianti, diventano presto i brevi suoni cupi "u" e "o" di una culla di povere speranze hai detto tutto e la tua cara figlia muove le pale ancora gonfie di vento cè sempre il vento
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Marco G. Maggi
- 01/12/2014 15:55:00
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Qui parla il cuore di mamma, nascosto tra le sembianze della poetessa. Splendidi, in toto, i versi:
"Annuncia un soggiorno glitterato, formato Merry Christmas, passeggiate incartate in un foglio color oro ed un cenone senza rimpianti."
Sbaglierò, ma nella chiusa sento lamore della madre che vuole proteggere, quasi per evitare alla propria figlia i dispiaceri dela vita, ma trattiene, quasi soffoca, le parole in un abbraccio impotente che culla. Una poesia che ho apprezzato molto, anche per uno stile che sento molto vicino. Ciao, Fiammetta
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Silvia De Angelis
- 29/11/2014 10:30:00
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Molto sentite queste osservazioni "di mamma" Un caro saluto, Fiammetta, silvia
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